Le Associazioni Lions Teramo e Rotary Teramo Nord Centenario  hanno donato un defibrillatore alla scuola primaria “Serroni”.

La consegna è avvenuta il giorno 6 marzo 2019, alle ore 16.30, al termine di un breve corso pratico di primo soccorso, tenuto dall’istruttore sanitario Massimiliano Reginaldi e rivolto al personale della scuola.

Erano presenti il sindaco di Teramo, dott. Gianguido D’Alberto, la presidente del Lions Teramo avv. Giuseppina Lolli, i dott. Gaetano Luca Ronchi, Sandro Pelillo, Piera Di Sante in rappresentanza del Rotary Teramo Nord Centenario, il D.S. prof.ssa Adriana Pisciella, rappresentanti del Consiglio d’Istituto,  genitori e  personale scolastico.

Il Dirigente Scolastico ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, nata dalla sollecitazione di un genitore e accolta subito, con prova di grande sensibilità, dalle Associazioni Lions Teramo e Rotary Teramo Nord Centenario che, in breve tempo, hanno raccolto i fondi necessari per l’acquisto del defibrillatore.

L’immaginario collettivo spesso associa erroneamente il pericolo dell’arresto cardiaco improvviso con l’età avanzata o con un’attività agonistica spinta. In realtà le statistiche fotografano una situazione diversa: la morte cardiaca improvvisa colpisce individui di qualsiasi età e, per definizione, in condizioni di apparente buono stato di salute. Di essi, il 7% ha meno di 30 anni. Solitamente, i bambini vengono considerati dalla maggior parte delle persone come vittime poco probabili di arresto cardiaco, sebbene il 3,5% dei deceduti per arresto cardiaco abbia meno di 8 anni.

Ciò è imputabile a colpi toracici o a condizioni difficilmente diagnosticabili (come la cardiomiopatia ipertrofica) che possono affliggere fino ad un bambino su 500.

In seguito ad arresto cardio-circolatorio, il trattamento deve essere instaurato entro 3-5 minuti: in assenza di una pronta ripresa del ritmo cardiaco, infatti, alla cessazione della circolazione sanguigna consegue inevitabilmente il danno cerebrale.

Poiché la finestra temporale disponibile è ben più ristretta dei tempi medi di arrivo dei soccorsi (che in Italia sono di 12-15 minuti), la presenza, all’interno delle scuole, di un dispositivo di defibrillazione precoce, assieme a personale adeguatamente formato, riveste un ruolo fondamentale nell’assicurare un pronto intervento  nei confronti dell’arresto cardiaco improvviso.

Avviare un progetto di defibrillazione precoce all’interno di una scuola è di fondamentale importanza anche dal punto di vista culturale, in  quanto consente lo svolgimento di iniziative di diffusione della cultura della cardio-protezione.

 In questo contesto, il problema è il reperimento dei fondi, per cui è necessario  trovare privati o associazioni impegnate nel sociale per ottenere donazioni .

Ci auguriamo che questa iniziativa si possa ripetere e che presto sia possibile dotare di un defibrillatore anche la scuola secondaria “Giovanni XXIII”, vista la presenza  di una palestra utilizzata da diverse associazioni sportive del territorio.